L’Itrana la salamoia e le Olive di Gaeta DOP
L’oliva Itrana rientra nella categoria di Cultivar a duplice attitudine, ovvero idonea sia per la produzione di olio che per la trasformazione in olive da tavola.
Differisce dalle altre per la maturazione tardiva, marzo-aprile, e la capacità della Drupa di rimanere attaccata al picciolo nonostante le avversità della natura (malattie e intemperie di lieve entità).
La troviamo sul mercato in 5 varianti di produzione:
– Olio extravergine di oliva Monovarietale Itrana
– Olio extravergine di oliva Colline Pontine DOP
– Oliva di Gaeta DOP
– Itrana Nera in salamoia (raccolta a Marzo/Aprile)
– Itrana Verde in salamoia (raccolta a Ottobre/Novembre)
La lavorazione dell’oliva Itrana Nera in salamoia ha origini antiche e rappresenta un pezzo di storia della provincia di Latina.
Fu un’importante risorsa per il Ducato di Gaeta da dove, nel tardo medioevo, viaggiava nel Mediterraneo e raggiungeva anche i mercati del Nord Europa.
Nel Rinascimento, invece, arricchiva la tavola di Ercole I d’Este, suocero di Ludovico il Moro, Francesco II Gonzaga e Lucrezia Borgia.
Il metodo di lavorazione è più o meno invariato nel tempo, la raccolta viene effettuata a mano quando le olive raggiungono la perfetta maturazione (circa la metà di Marzo) dopo la selezione, vengono messe in acqua e sale (al 7%) e maturazione (per l’addolcimento) minima di 5 mesi.
E’ diventata famosa, ed esportata in tutto il mondo, con il nome di Oliva di Gaeta, come la chiamano da sempre nel territorio di origine;
per tutelarla da imitazioni e contraffazioni Il Consorzio per la tutela e la valorizzazione dell’Oliva di Gaeta DOP è riuscito a ottenere la Denominazione di Origine Protetta nel Dicembre 2016, includendo 44 comuni dell’areale di produzione.
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