Puglia
L’olio extravergine d’oliva pugliese è molto più di un prodotto alimentare è una tradizione piena di Storia e passione.
Storia
La Puglia è lo storico lembo di terra italiana che si protende verso l’Oriente, già porto di scambi con i traffici del Mediterraneo.
L’olivicoltura è arrivata grazie ai navigatori fenici; furono però i Greci prima e i Romani poi a dare l’impulso decisivo.
I Romani riconobbero questa importanza geografica e la dotarono di importanti vie di comunicazione. La via Appia-Traiana è la strada che congiungeva Roma a Brindisi; indelebilmente, l’imperatore Traiano la volle rappresentare con una pianta di olivo quando, per commemorarne la costruzione
Determinanti furono nell’alto Medioevo gli ordini religiosi presenti sul territorio. Nel Rinascimento l’olio veniva esportato dalle Repubbliche marinare (Venezia, Genova), dalla Terra Santa all’Impero Ottomano. Le piante plurimillenarie che incontriamo ancora oggi in Puglia ne sono una diretta testimonianza e rappresentano la più viva connotazione paesaggistica di questi territori.
Dati Tecnici
L’olivicoltura in Puglia rappresenta il 32% (373mila ettari) dell’intera olivicoltura italiana e il 25% della superficie agricola regionale (fonte Coldiretti Puglia da Ansa.it) di cui circa la metà degli ulivi sono secolari e 3-5 milioni di esemplari addirittura planetari, dove tra Bari e la provincia della BAT ci sono ben 132mila ettari di olivo, praticamente il 35% dell’olivicoltura pugliese.
Numeri che fanno intendere la sua importanza a livello nazionale in termini economici, a questa regione si deve il merito di trainare la ripresa produttiva della Penisola con 3 macroaree di produzione: Foggia, Bari e Salento, che comprende le province di Lecce, Brindisi e Taranto.
La diversità delle caratteristiche geologiche dei terreni ha favorito la produzione di diversi tipi di olive il cui prodotto finale ha caratteristiche organolettiche molto diverse per cui è stato ottenuto il riconoscimento di cinque DOP (Denominazione Origine protetta) e una recentissima IGP Olio di Puglia.
DOP Dauno
Prodotto prevalentemente con olive della varietà Peranzana, Coratina, Ogliarola Garganica e Rotondella, quest’olio viene commercializzato con una delle seguenti sotto denominazioni: Alto Tavoliere, Basso Tavoliere, Gargano e Sub-Appennino.
DOP Terra di Bari
Alla produzione di quest’olio concorrono principalmente olive appartenenti alle varietà Ogliarola e Coratina. Si commercializza con l’indicazione di una delle seguenti sotto denominazioni: Castel del Monte, Bitonto e Murgia dei Trulli e delle Grotte.
DOP Colline di Brindisi
La produzione di quest’olio si concentra nelle otto città identificate come i centri storici di produzione: Carovigno, Ceglie Messapica, Cisternino, Fasano, Ostuni, San Michele Salentino, San Vito dei Normanni e Villa Castelli, nelle aree a nord della provincia di Brindisi. Sono ritenuti idonei i terreni fino a 413 metri slm.
Le olive che ne concorrono alla formazione appartengono prevalentemente alle varietà Ogliarola, detta anche Chiarita, almeno al 70% completata dalle varietà Cellina, Nardò, Coratina, Frantoio, Leccino e Picholine.
DOP Terra D’Otranto
L’Olio Extravergine di Oliva Terra d’Otranto si ricava da olive delle varietà Cellina di Nardò e Ogliarola.
DOP Terre Tarantine
Abbraccia i territori ricadenti nella provincia di Taranto e comprende gli oliveti di varietà Leccino, Coratina, Ogliarola e Frantoio e tutti i terreni che non superano i 517 metri slm.
Immagine da: Flos Olei di Marco Oreggia
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