Luigi Centauri racconta il CAPOL
Abbiamo chiesto a Luigi Centauri, presidente del Centro Assaggiatori Produzioni Olivicole Latina, di raccontarci come è nata, e quali attività svolge, l’associazione della quale è a capo.
“Il Capol nasce nel 2005 come comitato nell’ambito dell’ASPOL (Associazione Provinciale Produttori Olivicoli di Latina), su iniziativa di alcuni assaggiatori iscritti nell’elenco nazionale articolato su base regionale, ma anche di tecnici esperti degli oli di oliva vergine, funzionari regionali, tecnici dell’ASPOL ed agronomi esperti del settore olivicolo; operatori di diversa provenienza ed interessi ma tutti estimatori del buon olio extravergine di oliva.
Nel Maggio 2006, considerato il vivo interesse dei produttori, frantoiani e consumatori, il Capol si costituisce come associazione “Centro assaggiatori produzioni olivicole Latina”.
E’ una Associazione che oggi conta 380 soci ordinari e sostenitori, la cui attività principale è la valutazione completa della qualità dell’olio mediante l’integrazione dei metodi tecnici analitici con quelli sensoriali, la formazione ed il perfezionamento della competenza degli assaggiatori di olio vergine d’oliva e la promozione dell’olio extravergine d’oliva della provincia di Latina. In 15 anni di attività sono stati formati 600 assaggiatori , la maggior parte olivicoltori e poi tecnici del settore agricolo, addetti alla ristorazione, sommeliers, consumatori .
L’olio di oliva è il primo prodotto alimentare per cui l’analisi sensoriale basata sul sistema del “Panel Test”, costituisce una discriminante merceologica, per questo uno degli obiettivi raggiunti dal Capol è stata la costituzione di un panel di assaggiatori della e nella provincia, ai fini della valutazione e del controllo delle caratteristiche organolettiche degli oli extravergini di oliva di cui all’art. 4 del Reg.(CEE) n. 2568/91.
Per valutare – e certificare – le caratteristiche di un olio non basta uno strumento analitico. Sono indispensabili uomini e donne dall’olfatto e dal gusto sensibili e allenati. La tecnologia ha fatto tanti passi avanti ma ancora non è riuscita a sostituire naso e bocca in questo delicato compito. Se un olio è DOP, extravergine, vergine, lampante, oltre alle determinazioni di laboratorio, sono gli esperti dell’assaggio a stabilirlo. Si chiamano panel, sono iscritti nell’Elenco nazionale dei tecnici ed esperti degli oli di oliva vergini ed extravergini e diventano professionisti dell’assaggio dopo un percorso formativo. Attualmente operano in provincia di Latina circa sessanta panel che sotto l’insegna del Capol, Comitato di assaggio professionale riconosciuto dal MIPAF ai sensi del Reg. (CEE) 2568/91, opera presso la sala panel della Camera di Commercio di Latina con la direzione del Capo panel Luigi Centauri. La stessa associazione organizza regolarmente corsi di assaggio, degustazioni guidate, incontri e convegni sul tema dell’analisi sensoriale dell’olio di oliva.
Il metodo di assaggio (panel test) è rigidamente codificato per ridurre al minimo le variabili soggettive. Ogni aspetto è standardizzato dal Consiglio oleicolo internazionale (COI): il bicchiere da utilizzare, la sala panel, la procedura da seguire, le note positive e negative riscontrabili, le schede di valutazione. La seduta di assaggio è guidata da un capo panel che coordina il lavoro di 8-12 assaggiatori. La tecnica prevede un primo esame olfattivo e un successivo esame gustativo.
Solo in quest’ultimo anno 2020 sono stati valutati oltre 500 campioni di olio provenienti dalla nostra provincia; di questi il 70%, circa, all’analisi sensoriale è risultato “extravergine” e rispondente ai requisiti previsti dal disciplinare dell’olio extravergine d’oliva DOP (denominazione d’origine protetta) “Colline Pontine” riconosciuto dall’Unione Europea.
Molto importante è la partecipazione del Capol ai concorsi degli extravergine di carattere locale promossi dalle proloco, dalle associazioni e dai comuni delle Colline Pontine perché con la selezione degli oli e i momenti di assaggio che si ripetono e si rinnovano ad ogni manifestazione, si consolida quel legame tra territorio e prodotto che è l’elemento che fa crescere la qualità della produzione e del consumo.
La conferma più evidente di questo legame sono i numeri, che abbiamo messo in fila in queste 16 edizioni del concorso provinciale “L’Olio delle Colline, Paesaggi dell’extravergine e buona pratica agricola dei monti Lepini, Ausoni e Aurunci”.
In questi 16 anni gli oli sottoposti al panel test per i concorsi provinciali sono stati 2.000 e circa n. 900 per i concorsi comunali. Il percorso di miglioramento dell’Olio delle Colline ha raggiunto numeri importanti, oltre 5.000 oli.
Non ultimo da ricordare le 135 aziende che abbiamo percorso insieme in questi 16 anni nella sezione del Concorso “Paesaggi dell’extravergine e buona pratica agricola dei Lepini, Ausoni e Aurunci”, per entrare in un paesaggio che esiste e resiste nonostante tutto, aziende viste da vicino che dimostrano quale ricchezza rappresenta il patrimonio olivicolo delle Colline pontine che va oltre il semplice valore economico, è un valore che fa parte della nostra storia e del nostro futuro.
Di seguito si riportano le altre attività svolte dall’associazione:
- Assaggi e degustazioni guidate all’interno delle iniziative per la promozione dell’olio extravergine organizzate dalle Pro Loco, associazioni culturali, l’Istituto Professionale per l’Agricoltura e Ambiente San Benedetto di Latina e di Priverno. L’iniziative sono finalizzate alla diffusione della cultura dell’olio extra vergine e dell’oliva da mensa di eccellenza coinvolgendo la ristorazione locale. I prodotti degli olivicoltori sono oggetto di alcune rassegne espositive nell’ambito di manifestazioni, allestimento di banchi di assaggio con abbinamenti di prodotti tipici locali. In particolare corsi di formazione con i produttori, frantoiani, commercianti del settore oleario, ristoratori, agronomi, tecnici, consumatori e corsi educativi con le scuole sulla conoscenza dell’olio extravergine di olive DOP “Colline Pontine” e dell’oliva da mensa “Gaeta DOP” e “Itrana Bianca”.
- Il Capol collabora con la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) – Sez. provinciale di Latina – nell’ambito delle iniziative volte a fornire le molteplici proprietà benefiche per l’organismo umano dell’olio extravergine d’oliva.
- Con il Dipartimento di scienze e biotecnologie medico-chirurgiche di Latina dell’Università La Sapienza sta invece conducendo una ricerca per valutare l’effetto sulle cellule tumorali dell’estratto di polifenoli della stessa cultivar. In particolare, è stata vagliata l’attività antineoplastica degli oli monovarietali di Itrana. I primi risultati hanno dimostrato che l’estratto polifenolico ottenuto da tali prodotti è in grado di contrastare la crescita di alcuni tipi di tumore. A tale proposito a realizzato un opuscolo divulgativo sulle qualità organolettiche e salutistiche dell’olio da itrana.
- Con l’Istituto di Biometeorologia del CNR, collabora al progetto Olivicoltura di qualità e territorio, finanziato nell’ambito del “Programma Conoscenze Integrate per la Sostenibilità ed Innovazione del Made in Italy Agroalimentare (CISIA)”, che ha per obiettivo generale di promuovere la diffusione di un’olivicoltura di qualità nella zona DOP Colline Pontine.
- Con il Dipartimento di Scienze agrarie Alimentari ed Ambientali Università degli studi di Perugia è stato messo a punto un progetto per studiare le variabili che influenzano la concentrazione finale degli antiossidanti nell’olio estratto dalla cultivar “itrana”.
- Con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali – Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) per una più capillare informazione e prevenzione sul territorio, connessa al rispetto delle norme relative alle indicazioni obbligatorie da prevedere nell’etichettatura delle confezioni degli oli di oliva.”
Luigi Centauri – Presidente Capol
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