

NAGGHJIRU
Regione: Puglia
Ragione Sociale: Nagghjiru di Mario Urso
Località: San Vito dei Normanni – Contrada Pezza d’Acqua fresca (Brindisi)
Contesto storico e nascita dell’Azienda
Nagghjiru è un’appellativo antichissimo conferito in Salento al “Mastro Oleario” colui che conduceva i “Trappitari” (lavoratori dei frantoi oleari) nel mondo dell’estrazione dell’olio, ed è anche il nome dell’olio extra vergine di oliva nato dalla sinergia di quattro amici impegnati nella battaglia contro la Xylella (xylella fastidiosa), impiegando unicamente l’agricoltura simbiotica a difesa di un territorio ricco di uliveti secolari, plurisecolari e monumentali.
Siamo a San Vito dei Normanni, in provincia di Brindisi, l’azienda è di proprietà di Mario Urso e a supportarlo ci sono Angelo Raffaele Veccari, Cosimo Rubino e Giuseppe Grasso che, insieme a Mario Urso, fanno parte del direttivo di “Sano e Salvo” un’associazione di olivicoltori, proprietari terrieri e appassionati provenienti da tutto il Salento, uniti per vincere la battaglia contro il killer degli ulivi.
L’associazione segue il Protocollo Giusto Giovannetti, un metodo messo a punto dall’omonimo biologo di Aosta, direttore del Centro colture sperimentali Aosta, che produce quegli inoculi microbici che recuperano la fertilità del suolo e proteggono la pianta.
“Oltre duemila ulivi secolari ancora vivi grazie a cure naturali”
Torna a vivere anche la memoria del territorio salentino che, attraverso l’olio e l’ulivo, esprime non solo ricchezza agroalimentare ma anche un brand paesaggistico e ambientale di assoluta bellezza.
“Bisogna rinforzare le difese immunitarie della pianta e restituire vitalità al suolo per donare, nuovamente, al Salento, il verde intenso e rigoglioso delle folte chiome dei monumenti naturali”.
Nagghjiru
Contenuti tecnici
Nagghjiru è un olio extra vergine di oliva che racconta di resilienza.
L’intero ciclo produttivo segue meticolosamente la tecnica dell’agricoltura simbiotica, un processo totalmente naturale che vede l’utilizzo, tra gli altri, di consorzi microbici e funghi micorrizici (Protocollo Giusto Giovannetti) e in particolar modo degli EM – Effective Microorganism, in italiano Microrganismi effettivi, scoperti dallo scienziato Giapponese Teruo Higa e acquistati in Italia tramite l’associazione puliti senza chimica.
In sintesi, l’agricoltura simbiotica è un processo delle produzioni agroalimentari di qualità che mira a ripristinare, mantenere e migliorare la biodiversità e funzionalità microbica dei suoli; un’associazione tra più individui da cui ognuno trae beneficio: il suolo, la pianta, il frutto e la nostra salute.
Le varietà autoctone coltivate sono la Cellina di Nardò, consacrata dai Saraceni e conosciuta anche con il nome di Saracena, l’Ogliarola Salentina e la Cima di Melfi
La raccolta viene effettuata nel giusto grado di maturazione dell’oliva e a distanza di poche ore dalla stessa, i frutti vengono portati al frantoio per il processo di estrazione, si tratta di un processo a ciclo continuo, a basse temperature, affidato al Frantoio di Tenuta Parco Piccolo presso Carovigno (BR)
La conseguenza di questo processo di lavorazione delle olive è un profilo organolettico che stupisce i sensi per la tipicità dei sentori che ritrovi nella macchia mediterranea salentina.
Al gusto, le note dolci di nocciola e frutti di bosco, accompagnate da un piccante lieve e in equilibrio con l’amaro, fanno di Nagghjiru l’ingrediente “giusto” in grado di esaltare preparazioni dolci e salate della tradizione italiana.